AGGIORNAMENTO
Cremedoce de Fronteira
CREMEDOCE DIVENTA GELARTE!
Aggiornamento di Luglio 2025 – Il progetto Cremedoce de Fronteira termina e si converte in una nuova gelateria italiana al centro di Maputo
Quando è nato il progetto che ha dato i natali al laboratorio Cremedoce de Fronteira era il 2017. L’idea era creare un’impresa sociale con un triplo valore: permettere ai giovani mozambicani di imparare un nuovo lavoro, fornire un prodotto nutriente ai bambini di Ressano Garcia, cittadina di frontiera con il Sudafrica, a un prezzo sociale e, data l’elevata redditività, permette di creare un fondo per le borse di studio universitarie per i ragazzi che desiderano studiare. Il progetto prende vita ufficialmente nel 2018, quando la responsabile del Centro delle Suore Scalabriniane di Ressano Garcia, Suor Carla, insieme a Damiao, un impiegato del Centro, e José Maria, uno dei ragazzi beneficiari sono venuti in Italia, grazie ai partner del progetto, a imparare come fare il gelato e come funzionavano le macchine.
Nel 2019, con l’apertura del laboratorio e del punto vendita a Ressano Garcia, si sono uniti a loro Carlitos, Castigo, Chadrek, José e Dalva, che hanno svolto la formazione con Gino Fabbri, pasticcere di fama mondiale, e con un formatore della Fabbri1905. Per tutto il primo anno di attività, hanno fatto esperienza, hanno prodotto gelato, ghiaccioli e sorbetti, e l’anno è terminato con la partecipazione alla fiera dei prodotti italiani a Maputo. Chadrek ci racconta quei mesi: “Il processo di formazione non è stato difficile, perché il professore era paziente e riconosceva il nostro impegno. La cosa che più mi ha sorpreso è stato proprio il gelato: era molto diverso da quello che conoscevo! Lavorare nella gelateria di Ressano Garcia è stata una bella esperienza, anche se l’ambiente era impegnativo. Alla gente piaceva il prodotto! La mia vita è cambiata dopo aver iniziato a lavorare in questo progetto. Sono originario della Beira, dove ho studiato fino alla sesta classe, poi ho smesso. Ma lavorando nella gelateria ho ripreso gli studi fino alla dodicesima classe, e li ho conclusi. Ora continuo a imparare altre cose. Mi sento cresciuto come persona grazie a questo progetto. Ho imparato molto più di quanto mi aspettassi e non avrei mai immaginato di arrivare dove sono oggi. La mia famiglia, la mia comunità e il mio ex datore di lavoro hanno reagito positivamente quando hanno saputo del progetto. Sono rimasti sorpresi e grati.”
Purtroppo, quello che doveva essere l’anno del grande salto si è rivelata una battuta d’arresto: con il COVID tutto si è fermato, e si è persa quella rincorsa iniziata nei mesi precedenti. Tra vari tentativi di ripartire, capiamo che abbiamo bisogno di qualcuno di competente e appassionato che possa prendere in gestione il progetto, e dargli quella marcia in più e, finalmente, nel 2023, conosciamo Alberto, gelatiere italiano che lavorava nella cooperazione, ma pronto a lasciare tutto per dedicarsi a quella che è la sua passione: il gelato!
Ad ottobre ha aperto Gelarte proprio al centro di Maputo, alla FEIMA, e il suo gelato è il più apprezzato sia dai mozambicani che dagli stranieri! “Lavoravo nella Cooperazione Internazionale, sono in Mozambico da circa un anno e mezzo. Mi ero stancato della cooperazione e poi qualcuno mi ha parlato del progetto delle Suore Scalabriniane a Ressano Garcia, che inizialmente non conoscevo. Ho cercato informazioni online e ho scoperto il progetto… ho pensato: “impossibile che funzioni!”
Alberto ha fatto due corsi in Italia di gelateria, uno base e uno avanzato, e gli è sempre piaciuto creare, dai gusti più classici fino a quelli più esotici e sperimentali, come il gelato al wasabi per le cene giapponesi. Fare gelato richiede una formula precisa, conoscenza degli ingredienti e molta precisione: non è affatto semplice. “Chadrek è stato un grande valore aggiunto: conosceva già le macchine e mi ha insegnato molto. Non crea la formula del gelato perché è più complessa, ma conosce benissimo la produzione pratica. Oggi solo Chadrek lavora insieme a me ma è stato gratificante mantenere lo spirito sociale del progetto. Abbiamo accolto scuole, mostrato come si fa il gelato e la pizza, e abbiamo anche un orto didattico. Vorrei collaborare anche di più con AGAPE e con altre organizzazioni e voglio mantenere questo aspetto sociale nella gelateria.”
La FEIMA è il luogo perfetto per portare avanti la produzione e la vendita ma anche per espandere le attività: “Lo spazio è bello, verde, ben posizionato, facile da raggiungere e con le giuste caratteristiche per un’attività del genere. La gelateria offre anche spazi per feste di compleanno, eventi, e vendita all’ingrosso per ristoranti e aziende. Vorrei realizzare anche corsi di teatro o musica ma è necessario un piano economico ben strutturato.”
Pertanto, possiamo dichiarare che il progetto Cremedoce de Fronteira è terminato, ma che una nuova e duratura collaborazione è iniziata con Gelarte per raggiungere altri e più ambiziosi obiettivi per i bambini e ragazzi mozambicani.
“Questo progetto ha avuto una grande influenza sui miei sogni e obiettivi. Ho ancora il sogno di entrare all’università e studiare Ingegneria Meccanica. Il mio consiglio per altri giovani che hanno l’opportunità di partecipare a progetti come questo è: cogliete l’occasione! Imparate il più possibile. Abbiate concentrazione, focus, disciplina e ascoltate l’insegnante.Il progetto ha portato molti benefici ai giovani di Ressano Garcia. Spero che iniziative del genere continuino, perché fanno una grande differenza. Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno creato, sostenuto e investito in questo progetto. Continuate a essere straordinari.” Chadrek